venerdì 17 settembre 2010

CICAP: Caterpillar alla giornata Anti Superstizione


E' stato un pomeriggio molto divertente quello organizzato dal CICAP Gruppo Lombardia in occasione della giornata Anti Superstizione 2010.

Molte persone si sono prestate a giocare con noi alla Ruota della Sfortuna e intorno alle 17.17 ci ha raggiunto Zelia (Zu) Pastore che proprio oggi ha inaugurato la sua carriera di inviata di Caterpillar.
Quale migliore occasione per dare inizio ad un'attività professionale, quella di partecipare alla giornata anti-superstizione con il CICAP?

Ci vuole effettivamente un po' di coraggio e quindi decidiamo che è il caso di fare qualche gesto scaramantico prima della diretta che è prevista per le 18.40.
Fervono i preparativi e dopo aver rotto il ghiaccio, tutto fila liscio come l'olio, presto inserirò l'audio qui nel blog.

Tutto il CICAP e il Gruppo Lombardia ringrazia Caterpillar per il servizio in diretta e augura un grosso in bocca al lupo a Zelia.

Inizio a incollare qui in fondo qualche foto dell'evento in attesa di scrivere un post ulteriore.







Ecco l'audio della trasmissione:

Per scaricare il file mp3, cliccate qui.


Francesco Grassi

martedì 14 settembre 2010

CICAP: Giornata Anti Superstizione 2010


Ci vediamo Venerdì 17 alle 17.17?

Ecco il comunicato che potete trovare sul sito del CICAP Lombardia:
Venerdì 17 settembre 2010, ore 17.17 - fino alle 21

Milano Largo La Foppa - MM2 Moscova

Giornata anti superstizione - edizione 2010:
Essere superstiziosi porta male?

«Non è vero... e non ci credo!». Potrebbe essere questo il motto della Giornata anti-superstizione che il CICAP organizza per venerdì 17 settembre. Dopo il successo della precedente edizione, era inevitabile riproporre anche quest'anno l'iniziativa.

«Il fatto è che la superstizione non è un gioco e non è affatto divertente» spiega Massimo Polidoro, Segretario Nazionale del CICAP, già docente di Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. «E' alla base del pregiudizio e della discriminazione, oltre a rendere la vita estremamente difficile a tutti coloro che credono alla jella o alla sfortuna. Credere che un oggetto, una persona o una frase abbiano il potere di procurare disastri, infatti, altro non è che una profezia che si auto avvera. Chi si crede sfortunato o jellato altera il suo comportamento e finisce così per causare proprio gli eventi che così tanto teme».

Il CICAP Lombardia sarà presente in piazza con un gazebo. Chi vorrà potrà mettersi alla prova con una vera e propria “ruota della sfortuna” e un test per capire quanto si è superstiziosi. Verranno inoltre distribuiti materiali di presentazione del Comitato e attestati di partecipazione. Vi aspettiamo numerosi!


Francesco Grassi

lunedì 13 settembre 2010

Scie chimiche: Non sono Gucumatz

Non è la prima volta che succede, già in passato e in altri contesti qualcuno mi ha associato a qualche blogger anonimo o ad altre persone che scrivono sul web con nickname di fantasia.
No, non sono Gucumatz, non sono una divinità Maya purtroppo, e non sono nemmeno la persona dietro il nick Gucumatz che è il moderatore di questo forum.

In realtà mi interesso di scie chimiche (per informazione vedere qui o qui) quasi da spettatore, non ho mai scritto sulle scie, lo lascio fare a chi è più preparato e ha più passione di me in quel campo specifico.
Ho già abbastanza grane (non grano) con i cerchi e non ho nessuna voglia di intavolare interminabili discussioni oppure ricevere invettive dai paranoici delle scie chimiche.

Eppure senza far nulla ci sono riuscito lo stesso.
Ad esempio rientro in questa pagina dove degli abili ricercatori stanno compilando un lungo elenco di persone che (a dir loro) farebbero disinformazione in maniera consapevole e mirata, forse pagati da qualche centro di potere occulto.
Eccomi ripreso nell'intento di disinformare la popolazione insieme agli amici Massimo Polidoro e Marco Morocutti:
La didascalia recita:
Francesco Grassi (CICAP) alias Gucumatz

Fino a qualche tempo fa quell'alias Gucumatz non c'era, la copia cache di Google del 2 Settembre lo dimostra anche se fra un po' questa informazione si perderà.
I brillanti investigatori delle scie hanno raggiunto recentemente il fantastico risultato Grassi = Gucumatz lavorando tutti insieme e confrontandosi in questo post.

L'acuto stringdome_2005 ha un colpo di genio:
Lo sapevo da un pezzo che il forum di Nexus era caduto in mano ai disinformatori e ve lo volevo pure dire, solo pensavo lo sapeste già. Del resto in quel forum spadroneggia da tempo un certo gucomatz o come si chiama che altro non è che quell’ ignobile ciarlatano del CICAP rispondente al nome di Francesco Grassi già cacciato da Massimo Mazzucco da Luogocomune circa due anni fa durante una discussione in seguito a un articolo sui cerchi nel grano. Grassi è uno dei più grossi ciarlatani contapalle che un essere umano possa immaginare. Quest’imbroglione professionista sostiene sfacciatamente e senza aver mai mostrato alcuna prova che TUTTI i cerchi sono opera dell’uomo, dei circlemakers e che lui stesso ha contribuito a crearne a decine. Ripeto questo uomo ignobile NON HA MAI fornito una sola prova a sostegno di questa quanto meno ridicola tesi.
[...]

Poi a seguire si accodano in scia gli altri grandi investigatori che dopo aver fatto i loro controlli confermano il risultato ottenuto.

Il mitico Straker sentenzia:
E' incredibile come uno dei pezzi da novanta del cicap sia infriltrato sul forum di Nexus con tanto di beneplacito dei responsabili. Questo è davvero orribile!

Grazie per avermi definito pezzo da novanta del CICAP, sono lusingato.

C'è un piccolo particolare, io non sono Gucumatz e né so chi sia.
Per quello che ho letto e leggo dai suoi post, è sicuramente uno che si documenta seriamente e ha delle ottime competenze sui cerchi nel grano.
Il fatto che mi abbiate scambiato per un signore che si firma Gucumatz è però per me confortante, non fa altro che rassicurarmi sulla vostra (in)capacità investigativa e sulla vostra bravura nel seguire la scia sbagliata.
Basta analizzare con un minimo di raziocinio lo stile con cui scrive sistematicamente Gucumatz per accorgersi che Gucumatz non posso essere io.
E perché poi dovrei nascondermi dietro un nick per scrivere quello che penso, visto che nel campo dei misteri sono (ahimè) un personaggio pubblico e non mi sono mai vergognato di espormi in prima persona.

Cosa dite?
Lo farei per insabbiare ancora di più e portare avanti la mia opera di disinformazione finanziato dalla CIA, il Vaticano, le case farmaceutiche, le multinazionali e il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM)?

Ah già, dimenticavo la perla dei risultati raggiunti dagli investigatori delle scie:

Scaricate il pdf sorgente da qui e... buone risate.


Francesco Grassi

mercoledì 8 settembre 2010

Cerchi nel grano: Domande dai lettori (8)

Un lettore si interroga sulla presenza di strani segni nella vegetazione.
Provate a valutare queste foto scattate ieri domenica 25 aprile in due campi coltivati ad orzo, a 10 km da Piacenza.
Le foto fanno riferimento a due campi divisi solo da una strada. La particolarità è che non ci sono cerchi ma i disegni hanno uno sviluppo rettangolare e in un campo sembrano delle scritte mentre nell'altro sembrano disegni. Ci sono altri segni in un altro campo a poche centinaia di metri che non ha fotografato perché dal livello stradale non si sarebbe capito quasi nulla. Peccato che non ho a disposizione un mezzo per poter scattare immagini dall' alto.
se la cosa vi interessa potete contattarmi per darvi informazioni più precise sull' ubicazione.
non ci sono segni di mezzi agricoli. e non può nemmeno essere stato il vento perché la notte tra sabato e domenica non è stata ventosa. in questi due campi c'è presenza di piante ma nel terzo non fotografato non ci sono nemmeno piante vicino. Dalle foto probabilmente non si vede ma l'estensione dei segni è veramente molto grande i due campi saranno circa 50 m x 300 . mentre il terzo non fotografato è ancora più grande e sono completamente utilizzati per i segni. due campi sono molto vicini al fiume Trebbia che passa solo appena dietro le piante che si vedono, mentre il terzo e lontano qualche centinaio di metri ma a poche decine di metri passa un canale irriguo di grosse dimensioni ora pieno.
Se voi aveste modo di vedere dal satellite immagini aggiornate sicuramente si potrebbero rilevare. Guardando su Google Earth i tre campi in questione sono allineati perfettamente Nord Sud
e sono posizionati:
1°) 44°57'43.45"N 9°35'59.10"E
2°) 44°57'59.10"N 9°35'59.60"E
3°) 44°58'05.47"N 9°36'27.06"E

Grazie per l'attenzione.

Gentile lettore,
grazie per la segnalazione.

Quei segni sono chiaramente un allettamento naturale dovuto a intemperie varie fra cui anche il vento, ma soprattutto pioggia oppure grandine, etc.
L'azione congiunta di più agenti atmosferici contemporanei ovviamente facilita eventi di quel tipo.

Nell'ipotesi che effettivamente quei segni si siano creati proprio fra il 24 e il momento del suo scatto (ore 13.12 del 25/4/2010), in zona Piacenza anche Gossolengo, si può verificare qui e qui che sia il 23 che il 24 ha comunque piovuto.

Inoltre c'è stato comunque del vento, quindi lo scenario è assolutamente coerente con quello dell'allettamento naturale.

Cordiali saluti


Francesco Grassi

lunedì 23 agosto 2010

Cerchi nel grano: Audio mp3 intervista su Radio 1 RAI (11 Agosto 2010)

Ecco l'audio dell'intera puntata della trasmissione Radio ad occhi aperti dedicata ai cerchi nel grano su Radio 1 RAI, edizione regionale del Friuli Venezia Giulia, andata in onda mercoledì 11 Agosto alle ore 11.05 come anticipato qui.

Lo spunto della discussione è stato il crop circle di Bagnaria Arsa che ho riportato come immagine di questo post.
La trasmissione oltre a me in contatto telefonico, ha avuto i seguenti ospiti:
  • Anselmo Bertossi (Sindaco di Bagnaria Arsa)
  • Steno Ferluga (Astrofisico, Presidente CICAP)
  • Roberto Manzocco (Giornalista Scientifico)
  • Don Luigi Di Piazza

La puntata è suddivisa in quattro parti (4 files mp3).
La seconda parte è quella contenente la mia intervista telefonica.

Ecco le quattro parti fruibili online:
Prima parte:

Seconda parte (mia intervista telefonica):

Terza parte:

Quarta parte:


E' possibile inoltre scaricare le quattro parti per un ascolto offline:

  1. Per scaricare la prima parte in mp3, cliccate qui.
  2. Per scaricare la seconda parte in mp3, cliccate qui.
  3. Per scaricare la terza parte in mp3, cliccate qui.
  4. Per scaricare la quarta parte in mp3, cliccate qui.

Buon ascolto


Francesco Grassi

martedì 3 agosto 2010

Cerchi nel grano: Intervista su MeteoLive.it


Ripropongo qui sul mio blog l'intervista pubblicata all'inizio dello scorso Giugno sul sito MeteoLive.it.

03 Giugno 2010, ore 14.01

Cerchi nel grano, ecco la verità! Parla il Dott. Grassi: "esistono numerose formazioni piene di errori, altre più o meno palesemente incomplete..."

Intervista di Alessio Grosso ad Dott. Francesco Grassi del Cicap sul controverso fenomeni dei cerchi nel grano, i famosi "crop circles".

Ecco le attese risposte del Dott.Grassi ai quesiti del nostro Caporedattore Alessio Grosso.
Chi volesse approfondire l'argomento può visitare il blog del Dott. Grassi: http://francescograssi.blogspot.com/

GROSSO: Dott. Grassi, per produrre cerchi nel grano della complessità che si riscontra in molte formazioni non è forse necessario un vero team di artisti?

Dott. Grassi: Non è necessario che tutti coloro che eseguono la formazione siano artisti.
Di fatto gli uomini necessari alla realizzazione della formazione vengono reclutati anche fino a qualche ora prima dell'inizio attingendo ad amicizie fidate e a persone della propria cerchia con cui i circlemakers hanno rapporti consolidati nel tempo.
Il vero artista è l'autore del disegno, la mente della formazione, colui che crea il progetto del crop circle e poi lo mette sulla carta guidando la realizzazione notturna insieme magari a pochissime altre persone esperte. Analogamente a quanto avviene per le grandi costruzioni, l'artista è di fatto l'architetto e non le singole persone o le intere squadre di lavoro che realizzano la costruzione stessa.



GROSSO: Realizzare un disegno nel grano di grande proporzioni e su vasti spazi non richiede forse una precisa conoscenza dell’area geografica sulla quale si vuole agire? Com’è possibile agire in coordinazione in piena notte su aree così estese, con il rischio di essere scoperti senza mai commettere errori, senza perdere il senso dell’orientamento, senza mai lasciare un’opera incompiuta? Senza mai lasciare tracce e senza calpestare in modo grossolano tratti non interessati dal disegno?

Dott. Grassi: certamente i circlemakers più esperti non improvvisano sulla scelta del campo su cui eseguire le proprie opere. C'è una fase di ispezione che viene eseguita nei giorni precedenti durante la quale si cercano i punti più opportuni in cui parcheggiare le vetture e quindi i percorsi migliori per entrare nel campo. Esistono numerose formazioni piene di errori, altre più o meno palesemente incomplete, di altre ancora si ha la documentazione visiva del fatto che siano state realizzate in più di una notte.
Quindi tutti questi sono dei falsi miti così come è un falso mito il ritenere che per creare i crop circles ci sia bisogno di attrezzatura altamente tecnologica come sistemi GPS o visori notturni per muoversi al buio. Purtroppo i sistemi GPS attualmente in commercio hanno ancora una precisione veramente grossolana rispetto a quella che si riesce ad ottenere con un semplice metro a nastro nel campo. Quanto all'impossibilità della visione notturna, al buio sono più che sufficienti i nostri occhi poiché si abituano abbastanza velocemente all'oscurità e con un po' di pratica si è in grado di muoversi per i campi in grande libertà.



GROSSO: non è possibile che vi sia la regia di un elicottero che diriga dall’alto con ricetrasmittenti gli artisti sul campo?

Dott. Grassi: No, questa ipotesi è assolutamente implausibile per diversi motivi. I circlemakers si muovono tranquillamente nelle linee via via tracciate fra le spighe secondo un piano d'azione e disponendo della stampa del disegno.
Durante l'esecuzione vengono poi marcati dei punti di riferimento con bandierine numerate o altri marcatori che possano consentire l'orientamento all'interno della formazione.
L'uso di un elicottero oltre a essere quindi inutile rappresenterebbe un costo esorbitante oltre che un elemento rumorosissimo che finirebbe per attirare l'attenzione delle persone, cosa che si vuole assolutamente evitare.



GROSSO: perché è stata scartata frettolosamente la teoria che sosteneva che i cerchi fossero generati da vortici di plasma?

Dott. Grassi: l'ipotesi dei vortici di plasma fu avanzata intorno al 1980 dal meteorologo Terence Meaden e in realtà Meaden continuò a sostenere questa idea fino ai primi anni '90. Quando nel Settembre del 1991 i due circlemakers Doug Bower e Dave Chorley mostrarono alle telecamere di tutto il mondo la tecnica base della realizzazione dei cerchi nel grano, Meaden e i suoi seguaci realizzarono che il circlemaking umano era ben più esteso di quanto avessero potuto immaginare.
Quello che però che portò a screditare questa ipotesi era il fatto che diventò nel corso degli anni sempre più evidente l'esistenza di un'intelligenza che guidava il fenomeno; come sarebbe stato possibile per un fenomeno naturale (comunque tutto da scoprire) appiattire la vegetazione seguendo linee perfettamente rette, triangoli, esagoni e altre forme sempre più complicate?
Un vortice di corrente d'aria discendente (questa è l'ipotesi sostenuta), sebbene sia abbastanza incredibile, al limite potrebbe generare figure di tipo circolare al massimo con anelli o poco più.


Francesco Grassi

venerdì 30 luglio 2010

Cerchi nel grano: Intervista su Radio 1 RAI (11 Agosto 2010)

Qualche giorno fa ho registrato un'intervista sui cerchi nel grano per Radio 1 RAI (FM 94.9) che dovrebbe andare in onda mercoledì 11 Agosto alle ore 11.05 all'interno di una trasmissione dedicata al tema UFO e cerchi.

Non sono sicuro di poter registrare, se vi capita di reperire l'mp3, per cortesia rigiratemelo.
Provvederò a renderlo disponibile per tutti qui sul mio blog.

Grazie


Francesco Grassi

lunedì 26 luglio 2010

Cerchi nel grano: Intervista sul Corriere Nazionale (9 Luglio 2010)


"Il Corriere Nazionale", quotidiano con diffusione nell'Italia centrale (Umbria, Toscana, Lazio), ha pubblicato lo scorso 9 Luglio 2010 una pagina contenente una mia intervista e un articolo di approfondimenti sui cerchi nel grano firmati da David Barbetti.

Lo potete scaricare da qui, buona lettura.


Francesco Grassi

martedì 20 luglio 2010

Cerchi nel grano: Intervista su R101 (15 Giugno 2010)


Ecco l'audio di una recente intervista andata in onda su R101 il 15 Giugno 2010 sui crop circles:


Per scaricare il file mp3, cliccate qui.

Buon ascolto


Francesco Grassi

lunedì 31 maggio 2010

Orbs: Sono riuscito a catturare in video le misteriose energie

Da quando ho visto Marco Berry a Mistero contornato da minuscole entità intelligenti che gli danzavano intorno, non ho più avuto pace.
E così, non volendo essere da meno con un po' di pazienza sono riuscito a catturare anche io le entità di luce che danzavano intorno a me, eccole:


Francesco Grassi

lunedì 24 maggio 2010

Cerchi nel grano: Nuovi codici (sbagliati)

Il primo cerchio inglese ha fatto la sua comparsa il 5 Maggio e fino a questo momento ne sono apparsi in totale 4.

L'ultimo è questo:

L'amico Gianni Comoretto lo ha decodificato e ha evidenziato che il messaggio dovrebbe essere questa formula:
e^(hi)pi)1=0
la quale richiama la nota formula di Eulero:
e^(i*pi)+1=0
Ma come si può vedere c'è stato nell'esecuzione evidentemente qualche errore che ha portato a scrivere male la formula.

Nel frattempo anche sul sito principale si sono fatte e si stanno facendo mille speculazioni:

Vediamo come finirà questa nuova storia...


Francesco Grassi

mercoledì 19 maggio 2010

Cerchi nel grano: Ancora cerchi a Mistero

E' appena terminata l'ultima messa in onda del becero programma Mistero su Italia1.
La nuova edizione è condotta da Raz Degan affiancato dagli inviati Daniele Bossari e Marco Berry.
Uno dei primi misteri da risolvere sarebbe proprio capire come mai Bossari e Berry si siano lasciati fagocitare da questo programma completamente improntato al sensazionalismo e all'alimentazione delle false credenze.
Tra le altre cose approfitto per ricordare che qui c'è un'intervista che Daniele Bossari mi fece qualche anno fa sui cerchi nel grano.
E proprio Bossari in questa puntata era l'inviato sul cerchio italiano di Bagnolo Mella in provincia di Brescia realizzato in un campo d'orzo e durante il servizio ha mandato in onda la prosecuzione del video che era stato utilizzato per una delle puntate precedenti.
In questo video si è visto il Team Satan realizzare il Cerchio di Apollonio di cui avevo parlato qui.

A dir la verità il messaggio che è passato forse è in qualche modo stonato rispetto allo standard della trasmissione dal momento che Bossari ha più volte rimarcato che i cerchi vengono fatti dagli uomini e le forze dell'ordine di Bagnolo Mella hanno anche confermato che quel cerchio era stato evidentemente fatto da uomini.
Di altro avviso era il bresciano Claudio Bonassi che è riuscito a fotografare orbs ed entità anomale di notte nel cerchio.

Una cosa che mi ha colpito è stata comunque la nonchalance con la quale tutti si dimostrano esperti parlando di nodi, spighe, piegature genuine e altro.

Infatti per finire Bossari ha mostrato a Degan una spiga piegata in corrispondenza di due nodi non capacitandosi del fatto che seppure il cerchio di Bagnolo Mella fosse stato realizzato da esseri umani, ma allora... come diavolo avrebbero potuto degli uomini piegare le spighe in quel modo?

E' molto semplice, non sono gli uomini che piegano le spighe in quel modo, bensì Madre Natura.
Lo abbiamo detto e scritto mille volte, quando una spiga viva (se è verde è ancora viva ;-) viene prostrata al suolo da una qualsiasi forza o evento (pioggia, vento, tavola da circlemaker, piede, etc.) la prima cosa che farà sarà proprio cercare di rialzarsi.
E come lo fa? Proprio attraverso un accrescimento asimmetrico dei nodi il cui effetto è proprio quello di riportare la spiga in posizione verticale.
Ma tutto questo avviene in tempi successivi alla creazione del cerchio.

Fine dell'ultimo mistero.


Francesco Grassi

BOLs: E' tutto nella nostra mente?

Torniamo a parlare di BOLs (Balls Of Light, Sfere di luce) che in qualche maniera sono legate concettualmente allo sfuggente fenomeno dei Fulmini Globulari (Ball Lightning).
Una recente pubblicazione a firma di Joseph Peer e Alexander Kendl dell'Università di Innsbruck (si può scaricare in pdf da qui) dal titolo Transcranial stimulability of phosphenes by long lightning electromagnetic pulses, sembra dare una spiegazione razionale almeno a una parte di avvistamenti di BOLs.
La spiegazione fornita legherebbe fenomeni elettromagnetici potenzialmente occorrenti durante situazioni temporalesche a una conseguente stimolazione magnetica di alcune zone del cervello o della retina con relativa allucinazione visiva indotta.

Questo è il lancio del National Geographic e questo è il lancio italiano del Corriere della Sera.

Sicuramente la notizia verrà ripresa nei prossimi giorni da altre fonti e forum che si interessano di UFO e crop circles, staremo a vedere.


Francesco Grassi

domenica 21 marzo 2010

Psicofonia: Mondegreen o Soramimi?

Reduce dal sabato del terzo appuntamento del Corso per Investigatori di Misteri del CICAP, ne approfitto per scrivere un post dedicato alla pareidolia acustica, partendo da Marco Morocutti e citando Jimi Hendrix.

Avete visto la puntata de Il Testimone dedicata al paranormale?

Al minuto 41.40 Marco Morocutti illustra la frase Gotta make a move to a town that’s right for me della canzone Funkytown dei Lipps Inc.:

e fa vedere che la stessa frase può essere interpretata in italiano come Caro amico mio, culattone, aspettami:

Provare per credere, andate qui al minuto 41.40 e vi renderete conto.

Bene, c'è il famoso e potente brano Purple Haze di Jimi Hendrix che contiene una famosa pareidolia acustica, ascoltiamolo:


Alla fine della prima strofa Jimi canta:
'scuse me while I kiss the sky

mentre qualcuno interpretò:
'scuse me while I kiss this guy

La cosa divenne così famosa che lo stesso Jimi in alcune sue performance ci giocò cantando dal vivo la frase sbagliata.

Apprendiamo però che quando la pareidolia acustica rimane nello stesso ambito linguistico allora tecnicamente si chiama Mondegreen, mentre quando ci si sposta in un altra lingua si chiama Soramimi.
Pertanto il Caro amico mio, culattone, aspettami di Marco Morocutti è un soramimi e non un mondegreen.

Per concludere, al famoso mondegreen di Jimi Hendrix è stato anche dedicato un sito web che raccoglie tantissime situazioni di questo tipo:
http://www.kissthisguy.com/

In particolare, questa è la pagina dedicata ai mondegreen di Funkytow e così il cerchio si chiude.


Francesco Grassi

giovedì 18 marzo 2010

UFO: Domande dai lettori (7)

Degli UFO sorvolano Napoli durante il Luglio del 2009...


Gentile Redazione del C.I.C.A.P.,

sono uno studente di Napoli da sempre affascinato da fenomeni paranormali quanto da scienza e conoscenza.
Il mese di Luglio è stato un mese di intensa attività "celeste" per la mia città.

Uno dei casi più eclatanti è stato l'avvistamento di massa di numerosi oggetti volanti non identificati sul cielo della bella via Posillipo.

Premetto che, purtroppo, non avendo potuto partecipare all'esperienza direttamente, posso solo raccontarvi l'accaduto per come mi è stato riferito. Verso l'una di notte di un dì di luglio (ahimè non ricordo più la data con precisione) un gruppo di n>10 oggetti luminosi in formazione ha attraversato il cielo e sorvolato la costa per svariati minuti con grande stupore dei presenti che, sempre come mi è stato riferito, hanno fermato le macchine e hanno osservato, attoniti, l'evento.

Non sono riuscito ad ottenere maggiori informazioni, ad esempio colore, tipo di traiettoria, o altro, poichè le persone cui ho avuto modo di chiedere non mi hanno saputo fornire risposta. Unitamente alla mail, vi allego l'unica foto che ho ricevuto (scattata dai genitori di un mio amico) che, usando un Iphone, hanno immortalato la scena. In essa vi compaiono due oggetti luminosi. Sia chiaro che non ho modificato in alcuna maniera la foto che vi invio così come ricevuta (eccezion fatta per una innocua rotazione di 90° gradi della stessa onde orientarla in senso verticale).
Ci tengo ad informarvi che non ho inviato la foto a nessun altro che non alla vostra spettabile redazione, fiducioso in un vostro attento ed autorevole responso.
Vi ringrazio.
Con stima ed ammirazione.


Gentile lettore,
grazie per la segnalazione e la foto.

Iniziamo con qualche precisazione...
Non ricordando la data con precisione, lei riporta che lo scatto sarebbe avvenuto "Verso l'una di notte di un dì di luglio", però quello che si può ricavare dai dati EXIF dell'immagine è che la foto sarebbe stata scattata il 20 Giugno 2009 alle 00:41.
Quindi il ricordo dell'ora risulta abbastanza corretto, mentre la data no. Questo era solo per sottolineare quanto la testimonianza umana sia fallace, bisogna sempre tenerlo presente.
I dati della foto danno inoltre le coordinate GPS dello scatto e se tutto è corretto la posizione dovrebbe essere nei pressi di Via Nervesa della Battaglia, 3-5 a Napoli.

Al di là di queste informazioni, in realtà la qualità della foto è molto scadente e come sempre avviene per foto di UFO (Oggetti Volanti Non Identificati e non "astronavi aliene") le foto danno piccolissimi contributi ai fini dell'identificazione.

Nel suo caso però la descrizione ("circa 10 oggetti luminosi in formazione ha attraversato il cielo e sorvolato la costa per svariati minuti") fa propendere per una spiegazione, "sky lanterns" ovvero "lanterne cinesi", piccole mongolfiere luminose.

Le lanterne cinesi, tradizionali in Oriente, da qualche anno stanno diventando sempre più diffuse nelle nostre regioni.
Sono realizzate in carta trasparente, hanno una fiammella interna, ne vengono accese un certo quantitativo in occasione di feste, compleanni o occasioni particolari e, dopo il decollo, rimangono visibili anche da grandi distanze. Con l'aiuto del vento, volano per diversi minuti in formazione e poi spariscono nel buio della notte quando la fiamma si spegne.


Riteniamo con ragionevole certezza che il suo avvistamento si possa inquadrare in questo scenario.

Cordiali saluti


Francesco Grassi

domenica 14 marzo 2010

Cerchi nel grano: Intervista di Alfredo Lissoni


Il 30 Dicembre 2009, Alfredo Lissoni mi ha intervistato su Radio Padania Libera.

Dall'homepage di Lissoni si può accedere a tutto il podcast delle trasmissioni andate in onda.
In particolare quella a cui ho partecipato io è questa:
30-12-09. In radio: l'Arecybo Reply, con E. Baccarini, F. Grassi ; gli orbs, con R. Doz; Marte, con il biologo P. Caini; la Terapia R, con M. Pompas.

Qui potete ascoltare online l'intera mia intervista dalla durata di 15.32 minuti:



Altrimenti cliccate qui per scaricare il file mp3 contenente solo la mia intervista, o se volete scaricare l'intera puntata condotta da Alfredo Lissoni cliccate qui.


Buon ascolto


Francesco Grassi

sabato 13 marzo 2010

CICAP: Investigatori del mistero a Report su Rai3


Ricopio l'ultima hotline del CICAP:
Domenica 14 marzo, "Report" (Raitre), il programma-inchiesta di Milena Gabanelli, dedicherà al CICAP la rubrica "Goodnews" con un servizio di Giuliano Marrucci intitolato "Investigatori del mistero".
***

Per saperne di più vai qui.

Ricopio comunque il contenuto della pagina di Rai3:


INVESTIGATORI DEL MISTERO


Il ventunesimo secolo dovrebbe essere all’insegna della tecnologia e del dominio della ragione, ma in realtà continuano a proliferare miti e leggende metropolitane. Ci sono però persone che allo smascheramento delle bufale che stanno dietro ai tanti misteri dell’era digitale hanno dedicato la loro vita. Sono i fondatori del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. E a Pavia da 5 anni tengono anche un corso per le nuove leve di investigatori del mistero.


Francesco Grassi

domenica 7 marzo 2010

Cerchi nel grano: Si è spenta la B del BLT

Apprendiamo dal sito del BLT RESEARCH TEAM INC. che il 26 Febbraio scorso è purtroppo venuto a mancare John A. Burke, uno dei tre membri che costituivano il gruppo BLT.
B era l'iniziale del cognome di John A. Burke, L di W.C. Levengood e T di Nancy Talbott.

Riporto quanto Nancy Talbott scrive alla pagina di commemorazione e aggiungo qualche commento in fondo:

John A. Burke
November 13, 1951 - February 26, 2010


John A. Burke, the "B" in "BLT Research Team Inc." and a native of Oyster Bay, Long Island, New York, has died at the age of 58. An inspired and tireless advocate for the likelihood that natural (although currently undiscovered) forces are involved in the crop circle phenomenon, John carried out a considerable volume of new research during the 1990s, very much "behind the scenes."

In 1995 he co-authored the peer-reviewed paper "Semi-Molten Meteoric Iron Associated with a Crop Formation" (J. Sci. Exploration) which presented evidence that molten iron-rich deposits discovered in a 1993 crop circle had been produced when meteoric dust, heated through interaction with a descending plasma vortex, had impacted the field.

In conjunction with his crop circle work with Michigan biophysicist W.C. Levengood John was instrumental in developing the "MIR Stressguard" process, a technique which replicated the BLT Team's discovery that seeds taken from crop circles which had occurred in mature plants grew both faster than normal and also produced increased yield while simultaneously withstanding typical plant stressors. Years of attempts by John to bring this technology to the world's seed companies failed, because the financial profits which could be anticipated were less than those garnered by the current, genetic, approach.

During the last 10 years John had pursued multiple other interests and in 2005 he and colleague Kaj Halberg published their ground-breaking book "Seed of Knowledge, Stone of Plenty" which presented evidence that naturally-occuring earth energies had been not only recognized, but utilized, by the ancient megalith builders in multiple cultures around the world. Reviewed by Boston University geologist Robert M. Schoch, the book was praised as "utterly fascinating" and a new "approach to understanding the mysteries of ancient megalithic structures."

Most recently John had been working on a method to calibrate pain levels so that medical professionals could more accurately provide relief of suffering. Animal trials had been found effective and testing with humans was being planned.

John, who had been long divorced, is survived by four sisters and one brother, all of whom were with him when he died. John was a pioneer...and I will miss him very much, too.

Nancy Talbott
BLT Research Team Inc.
February, 2010


Links to some of John's contributions:

"Semi-Molten Meteoric Iron Associated with a Crop Formation"
http://www.bltresearch.com/published/semi-molten.php

"The Physics of Crop Formations"
http://www.bltresearch.com/published/physics.html

The MIR "Stressguard" Process
http://www.bltresearch.com/plantab.php (see item #7)

"Seed of Knowledge, Stone of Plenty"
http://www.bltresearch.com/published/burkebook.html

Per chi conosce e segue in maniera razionale la storia dei cerchi, dovrebbe sapere che il BLT, guidato sostanzialmente dal famigerato W. C. Levengood, ha in qualche modo contribuito a creare una grossa confusione sul fenomeno a partire dal 1990.
Ha ingenerato ad esempio la falsa convinzione che la scienza, tramite le loro pubblicazioni, si fosse pronunciata sul fenomeno decretandone la misteriosità misteriosa.

Le cose non stanno così, l'ho già scritto in molti post precedenti. I lavori del BLT sono costellati di numerosi pregiudizi, assunti ed errori metodologici e di impostazione.

Ad esempio Nancy Talbott nella sua commemorazione decanta la presunta evidenza che in una formazione del 1993 fosse stato trovato del ferro meteoritico fuso sul grano, prodotto appunto da polvere meteoritica (udite, udite) portata ad alta temperatura da un vortice di plasma discendente:

In 1995 he co-authored the peer-reviewed paper "Semi-Molten Meteoric Iron Associated with a Crop Formation" (J. Sci. Exploration) which presented evidence that molten iron-rich deposits discovered in a 1993 crop circle had been produced when meteoric dust, heated through interaction with a descending plasma vortex, had impacted the field.

Su questo caso ho spiegato in dettaglio le cose come stanno in questo mio post.

Il circlemaker Robert Irving realizzò la formazione e sparse sulle spighe del materiale a base di ferro ricevuto da Jim Schnabel che all'epoca era alla Oxford University.

Come ho già scritto, il caso è ampiamente trattato e sviscerato da Ronald Ashby su queste pagine:
The H-Glaze Explained
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_0.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_1.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_2.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_3.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_4.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_5.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_6.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/Addendum.htm


Francesco Grassi

giovedì 4 marzo 2010

Cerchi nel grano: Pif al Convegno del CICAP

Conoscete questo losco figuro nella foto che risponde al nome di Pif?

Conoscete il programma Il Testimone che va in onda tutti i lunedì su MTV alle ore 21?

Che cosa fa Pif con un cucchiaino in mano?

Scopritelo in quest' anteprima, il prossimo 8 Marzo alle ore 21 su MTV andrà in onda la puntata de Il Testimone dal titolo Il Paranormale.

Pif ha partecipato allo scorso Convegno dei 20 anni del CICAP e... speriamo in bene!

Si parlerà anche di cerchi nel servizio? Con tutta probabilità si, Pif mi ha intervistato:

Ci aggiorniamo da queste parti.

Stay tuned...


Aggiornamento:
Per chi ha perso la trasmissione in TV, questo è il link per vederla interamente online.
Ve la consiglio, ma vi anticipo che il materiale sui cerchi non è stato inserito.


Francesco Grassi

lunedì 1 marzo 2010

Cerchi nel grano: Il progetto Atlas di Remko Delfgaauw (4)

Riprendiamo il caso del progetto Atlas che tanto ha diviso la comunità dei believers italiani.
Si tratta di una formazione enorme (530 x 450 metri), la più grande realizzata fino ad oggi, di cui abbiamo la certezza della paternità umana.

Come riportato da Schweinsteiger nel blog di Adriano Forgione e nel mio blog in un commento di Teodoro Di Stasi, il 10 Gennaio 2010 è andata in onda la trasmissione televisiva Try Before You Die sul canale nazionale olandese Nederland 3 che ha mostrato un servizio in cui racconta della formazione dal punto di vista di Geraldine, una degli ospiti di questo reality show, che funge da uno dei tanti teamleader della squadra:
Dear all,

For those of you who might be interested in shootage of our Project Atlas (http://www.xld-sign.com/projecten/bekijk/Atlas): on sunday night the 10th of January parts will be broadcasted on Dutch National Television "Nederland 3" at ca. 21:30 pm at GMT+1 in the reality program "Try Before You Die" (http://www.bnn.nl/page/tbyd2009).

The show is made by BNN (http://www.bnn.nl/). BNN is a Dutch national broadcasting company.
Geraldina is one of the hosts in this reality show. She has participated on the actual Crop Night as one of the teamleaders.
BNN worked with their own camera crew for this challenge to Geraldine. Their angle is of course built up around the participation of Geraldine, but it gives a first glance at the "Making Of Project Atlas".

Our own doc takes unfortunately a bit longer than expected.
Sorry for this. Normal daily life caught up the most of lot our time the last half year. We hope to be able to release it early spring.

All the best for now and we wish you all a wonderful and creative 2010.

Remko Delfgaauw

Ecco delle foto, qui si vede Geraldine che parla con Remko Delfgaauw:

Una visione d'assieme di tutto il team:

Il dettaglio del disegno con dei punti chiave per la realizzazione:

Geraldine esulta dall'elicottero per il successo della realizzazione:

Una visione totale della formazione:

Vuoi vedere il servizio televisivo? Clicca la seguente immagine per accedere al video della trasmissione Try Before You Die:

Qui tutti i miei post sull'argomento, buona visione e fatevi sentire.


Francesco Grassi