domenica 14 settembre 2008

Cerchi nel grano: UnoMattina, Martedì 16 Settembre


Domani inizia l'edizione 2008-2009 di UnoMattina su Raiuno condotta da Michele Cucuzza e Eleonora Daniele.
Martedì 16 Settembre intorno alle 9.20 sarò presente in studio nello spazio dedicato agli argomenti misteriosi e presentato da Cinzia Tani.
Si parlerà di cerchi nel grano.


Francesco Grassi

Eppur si crede... Aperte le iscrizioni al Convegno CICAP

Un Convegno CICAP - Padova, Ex Fornace Carotta - 4-5 Ottobre 2008





Sabato 4 Ottobre sarò presente a Padova al convegno del CICAP con la relazione:
Cerchi nel grano e UFO: Miti e leggende "scientifiche"

Ci vediamo lì...


Francesco Grassi

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http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273602

All'alba del XXI secolo, tra missioni nello spazio, straordinarie nuove scoperte scientifiche e progressi della medicina, non solo sopravvivono ma prosperano credenze irrazionali e superstizioni degne del medioevo. Come sempre guaritori promettono cure miracolose, astrologi affermano di potere prevedere il futuro osservando le stelle e sensitivi sostengono di potere risolvere qualunque problema di amore, salute o lavoro attraverso filtri e riti magici.

Ma al vecchio bagaglio di credenze magiche si sono aggiunte negli anni numerose nuove pseudoscienze, molto più subdole perchè credute (o spacciate) per vere anche da legittimi scienziati. E' il caso, per esempio, di chi vorrebbe trasformare suggestioni di tipo religioso in dogmi scientifici, come cercano di fare i moderni "creazionisti", acerrimi negatori di Darwin e dell'evoluzione delle specie. Oppure come chi sostiene che molecole d'acqua pura, prive di qualunque altra sostanza attiva, sarebbero in realtà potenti medicine grazie a misteriose proprietà "magiche" tutte da dimostrare, come avviene con l'omeopatia. O, ancora, c'è chi immagina spiegazioni pseudoscienfitiche per i cosiddetti cerchi nel grano o chi ipotizza complotti globali per avvelenare il mondo intero attraverso le scie degli aeroplani.

Per discutere di questo e altro ancora, il CICAP organizza a Padova, per il 4 e 5 ottobre, un Convegno intitolato "Eppur si crede... Superstizioni e credenze all'alba del XXI secolo". L'incontro, che si tiene presso la Fornace Carotta (Via Siracusa 61), vede la partecipazione di alcuni tra i più noti scienziati e studiosi che in questi anni si sono occupati di scienza, pseudoscienza e credenze irrazionali. Interverranno, tra gli altri, l'astrofisico Steno Ferluga, l'ordinario di Psicologia del mezzi di comunicazione di massa Luciano Arcuri, i chimici Luigi Garlaschelli e Simone Angioni, la biologa Beatrice Mautino, il patologo Giorgio Dobrilla, l'ingegnere Francesco Grassi, lo studioso di bufale e leggende Paolo Attivissimo e il Segretario del CICAP Massimo Polidoro.

Per allietare la serata, inoltre, è prevista una conferenza-spettacolo dal titolo "Magia? Illusioni del paranormale". La conferenza presenta il punto di vista del CICAP riguardo alle indagini sui fenomeni misteriosi, con sorprendenti dimostrazioni "dal vivo" di facoltà apparentemente paranormali. Con Marco Morocutti del CICAP e il prestigiatore Nicolas D'Amore.

Infine, è previsto nel corso del convegno un intervento straordinario di Piero Angela.

Poiché i posti disponibili sono solo 200, è necessario iscriversi anticipatamente, usando la scheda di iscrizione a questa pagina, per non rischiare di restare fuori.
Vi aspettiamo.

Per saperne di più
Il programma del Convegno
La scheda di iscrizione

giovedì 11 settembre 2008

11/9 Un anno di blog



Un post per ricordare l'11 Settembre 2001 e festeggiare un anno di blog.

Per tenervi sempre informati questa tappa è d'obbligo:
http://undicisettembre.blogspot.com/

Ultimo aggiornamento sul Pentagono:
http://undicisettembre.blogspot.com/2008/08/il-pentagon-memorial-aprir-l11.html


Francesco Grassi

mercoledì 3 settembre 2008

Cerchi nel grano: UFO e crop circles a Grenoble


Domenica 21 Settembre alle ore 9.30 al congresso di Grenoble dell'ECSO (European Council of Skeptical Organisations) terrò la relazione:
Crop circles and UFOs : Myths and ‘Scientific’ Legends

Ecco il programma disponibile online:

ECSO Symposium 2008

Grenoble, September 20-21, 2008


Program

Sat, Sept 20th, 2008

14.00: Registration
14.30: Hypnosis – A Scientific Appraisal (Dr. Michael Heap, UK)
15.15: Is Alternative Medicine Really a Soft Medicine? (Prof. Willem Betz, Belgium)
16.15: Testing Paranormal Claims Scientifically: Two Examples (Nicolas Vivant, France)
17.15: ECSO Board Meeting
19.30: Dinner

Sun, Sept 21st, 2008
09.30: Crop circles and UFOs : Myths and ‘Scientific’ Legends (Francesco Grassi, Italy)
10.15: Darwin in the Classroom. How to Deal with Creationist Skeptics in Secondary Schools (Prof. Johan Braeckman, Belgium)
11.15: Skepticism in Hungary (Dr. Gabor Hrasko, Hungary)



Francesco Grassi

venerdì 29 agosto 2008

Cerchi nel grano: Milk Hill 2001, un'evidenza...






Se volete, potete visionare il seguente ottimo video prima di continuare a leggere. Non c'è comunque nessun problema a farlo dopo la lettura del post.



Peter Sorensen circles 2001 video
Fly over the crop circles of Wiltshire with Peter Sorensen. Explore the magic and mystery that surrounds the subject. Probably one of the best videos you will ever get to see of the aerial footage of crop circles.
Edited by Matthew Williams.




Il video che ho incluso fornisce un'ottima testimonianza della famosa stagione 2001 dei crop circles. In totale sono circa 70 minuti, vale la pena di vederlo.
Al minuto 36:40 cominciano le riprese della famosissima e stracitata formazione di Milk Hill.
Concentratevi sul frammento che va dal minuto 39:50 al minuto 39:55, provate a tornare indietro e a rivedere quei 5 secondi per un po' di volte.

Notate qualcosa di particolare? Se volete provarci ancora fate pure, altrimenti continuate la lettura.

SPOILER

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Spiegazione
Sorensen attraversa due cerchi e la prima cosa che si può facilmente notare è che nel punto in cui i due cerchi si dovrebbero toccare, in realtà c'è un piccolo passaggio.
Che cos'è quel piccolo passaggio? Come mai i due cerchi sono uniti in quel modo?

Di più... i circlemakers avranno notato sicuramente un altro particolare importantissimo che invece agli inesperti sarà passato inosservato.

Andate al minuto 39:53, fermate il video e prestate attenzione all'immagine che per comodità riporto qui sotto:



Non solo esiste un piccolo passaggio ma quel piccolo passaggio (freccia 1) è costituito da steli che hanno un flusso diverso rispetto al flusso (freccia 2) che hanno gli steli dei due cerchi.
Ancora... gli steli del piccolo passaggio (freccia 1) si trovano sotto gli steli appiattiti dei cerchi, che cosa significa ciò?
Che il passaggio è stato appiattito prima di appiattire i cerchi, perché?

Perché chi ha creato Milk Hill 2001 ha dovuto tracciare per prima cosa proprio queste 6 linee di costruzione:


I centri dei cerchi principali di ogni ramo si trovano proprio su quelle 6 linee di costruzione:


La formazione di Milk Hill 2001 infatti è costituita da 6 rami identici:


Le linee di costruzione sono essenziali per gli uomini che creano le formazioni (cioé i circlemakers), saperle analizzare è fondamentale per capire come sia stato possibile creare uno specifico crop circle.
Riuscite a riscontrarle in questa formazione del 2008 (Eastfield Alton Barnes, Wiltshire. Reported 25th August) che per certi versi richiama Milk Hill 2001?



Francesco Grassi

giovedì 21 agosto 2008

Cerchi nel grano: How to Make Longwood Warren 1995 crop circle




L'amico circlemaker Matthew Williams ha messo recentemente a disposizione su YouTube il video in cui insieme ad altri circlemakers ha creato nel 2001 la copia della formazione di Longwood Warren del 1995.
La formazione commissionata nel 2001 era finalizzata alle riprese del film A place to stay del 2003 diretto da Marcus Thompson.

Ecco le 3 parti del video, buona visione...

Parte 1



Parte 2



Parte 3




Francesco Grassi

Cerchi nel grano: CICAP su Famiglia Cristiana


Il numero 33 Anno LXXVIII, del settimanale Famiglia Cristiana (17 Agosto 2008) contiene un lungo articolo di Luciano Scalettari con molte fotografie dedicato agli esperti del CICAP, dal titolo Misteri? Col trucco.

Le interviste a Adaberto Piazzoli, Luigi Garlaschelli, Francesco Grassi, Marco Morocutti e Massimo Polidoro affrontano diversi temi indagati dal CICAP fra cui anche i crop circles.

Francesco Grassi

sabato 16 agosto 2008

Cerchi nel grano: Seo Taiji commissiona un crop circle in Sud Corea


Da questo link si apprende dell'apparizione di una imponente formazione in Sud Corea presso Chungnam Boryoung City:

In realtà anche se i circle-believers si sono già espressi con ipotesi fantasiose, l'opera in questione ha sicuramente una paternità umana; è stata infatti commissionata dal famoso musicista e cantante sudcoreano Seo Taiji.

Questo è il misterioso video in cui compare la formazione e che annuncia l'uscita della nuova fatica musicale di Seo Taiji:


Francesco Grassi

lunedì 30 giugno 2008

Cerchi nel grano: Top Secret (Rete 4)

Come si realizza un cerchio nel grano?

La redazione di Top Secret (Rete 4) ha chiesto al CICAP di tracciarne uno davanti alle telecamere, in pieno giorno e senza alcun segreto, per spiegare al pubblico le tecniche costruttive. Il servizio andrà in onda nella puntata dedicata agli UFO, mercoledì 2 luglio alle 21.10.

Essendo andata in onda la trasmissione, mi permetto di includere nel post altri dettagli dell'evento.

Per cominciare ecco il disegno realizzato per la trasmissione in un campo di grano di Mairano (BS):



Insieme a Marco Morocutti e Nicolas D'Amore abbiamo realizzato questa stella a 5 punte, l'1 Giugno 2008.

Qui si possono vedere le tramlines da cui normalmente i circlemakers accedono all'interno del campo senza lasciare tracce:


Uno sguardo prima di cominciare:


Tutte le linee di costruzione vengono realizzate con i piedi, utilizzando il metro a nastro per tenere la giusta distanza dall'uomo che sta al centro:


Nicolas in uno dei punti chiave marcati con la bandierina:


Fatte le linee di costruzione si procede all'appiattimento delle aree, è la fase meno intelligente del disegno, un po' come il gioco Che cosa apparirà? della Settimana Enigmistica in cui si devono annerire gli spazi segnati con il puntino:


In realtà questa fase è comunque abbastanza complessa:


La parte centrale è completata:


Un abbellimento:




Appiattimento del primo petalo:




Ciuffo centrale lasciato volutamente eretto:


Nicolas all'appiattimento con la tavola:




Un po' di riposo:


Riposo anche per Marco che malgrado non si veda nelle foto (perché è l'autore degli scatti!) ha dato il suo valido contributo:


Due tavole, una bandierina e un dettaglio della formazione:


Domande e risposte finali:


Dettaglio di un petalo:


Panoramica della formazione:


Ed ecco due riprese dall'alto della formazione completata:




Il disegno è stato realizzato in circa due ore, ma non avevamo pianificato alcuna ottimizzazione dei tempi.
Durante l'esecuzione ci sono state molte interruzioni per registrare i miei commenti, dei quali solo alcuni sono poi andati in onda nel servizio. E' capitato di dover registrare anche più volte lo stesso intervento per esigenze di ripresa.
Dopo aver tracciato tutte le linee di costruzione, la parte finale di appiattimento (centro, cinque petali e corona) avrebbe potuto essere realizzata in parallelo dalle tre persone del team (io, Marco e Nicolas) riducendo drasticamente l'esecuzione in termini di tempo, ma così non è stato.
Per consentire maggiore libertà di ripresa agli operatori, abbiamo appiattito le aree una dopo l'altra, come se di fatto la squadra in questa fase fosse composta da un'unico uomo obbligato a far tutto da solo.
Se avessimo ottimizzato il tempo al massimo, avremmo potuto realizzare la stessa formazione in poco più di un'ora.

Alcuni dettagli della realizzazione in ordine cronologico:
  • individuazione del punto centrale e relativa marcatura con bandierina numerata

  • esecuzione della prima linea di costruzione con i piedi (circonferenza di raggio 12 metri)

  • scelta arbitraria della prima punta della stella e relativa marcatura con bandierina numerata (gli spigoli della stella sono 5 e sono quindi disposti ai vertici di un ipotetico pentagono inscritto)

  • svolgimento del metro fino a 14.10 metri e marcatura con bandierina numerata della seconda punta della stella (un uomo si è posizionato sulla prima bandierina e il secondo uomo camminando nella circonferenza tracciata prima ha individuato il punto tirando il metro a nastro svolto per 14.10 metri)

  • ripetizione dell'azione precedente per altre 3 volte in modo da marcare in totale la circonferenza di raggio 12 metri con 5 bandierine posizionate tutte a circa 14.10 metri (i 5 vertici del pentagono regolare inscritto!)

  • tracciatura con i piedi dell'arco di cerchio dalla bandierina 2 alla bandierina 5 con centro in corrispondenza della bandierina 1 e raggio 14.10 metri

  • tracciatura con i piedi dell'arco di cerchio dalla bandierina 3 alla bandierina 1 con centro in corrispondenza della bandierina 2 e raggio 14.10 metri

  • tracciatura con i piedi degli altri 3 analoghi archi di cerchio con raggio 14.10 metri

  • appiattimento con la tavola della zona centrale pentagonale

  • appiattimento con la tavola dei 5 petali

  • tracciatura con i piedi della circonferenza di raggio 13 metri

  • appiattimento con la tavola della corona circolare delimitata dalle circonferenze di raggio 12 e 13 metri

  • rimozione delle 6 bandierine



E' finalmente disponibile tramite il canale YouTube del CICAP il video del servizio andato in onda:



Altro a seguire in base ad eventuali domande...


Francesco Grassi

venerdì 25 aprile 2008

Atarassia

Da http://www.garzantilinguistica.it/

Lemma atarassia
Sillabazione/Fonetica [a-ta-ras-sì-a]
Etimologia Dal gr. ataraxía, comp. di a- priv. e táraxis 'turbamento'
Definizione s. f. (filos.) l'imperturbabilità dell'animo, che per gli epicurei è assenza di desiderio e timore, per gli stoici distacco dalle passioni, per gli scettici sospensione del giudizio.


Francesco Grassi

martedì 15 aprile 2008

Cerchi nel grano: il mistero delle mosche morte (5)

Pat Delgado, Colin Andrews e le mosche morte




Ancora mosche morte... se vi siete imbattuti nella mia indagine o avete cercato su web articoli riguardanti il mistero delle mosche morte, avrete letto sicuramente che il tutto ha origine a partire dal ritrovamento della ricercatrice olandese Janet Ossebaard nel Luglio 1998.

In realtà sono riuscito a trovare in letteratura un articolo datato 9 Luglio 1989 a firma di Stuart Wavell per il giornale Sunday Times in cui è possibile intuire con ragionevole certezza che Pat Delgado e Colin Andrews si fossero imbattuti nello stesso fenomeno una decina di anni prima, interpretandolo anch'essi in chiave misteriosa.

L'articolo è ritratto nell'immagine di questo post e questa è la trascrizione:

Close encounter: Colin Andrews, left, and Pat Delgado in one of the 148 circles that have appeared in the fields of southern England in the past month

Running round in circles

THE circle was 37 ft across, a perfet swirl of flattened green wheat spinning out from a tight centre. Despite a week's exposure to passing ramblers, it was in almost pristine condition, the horizontal plant steams neatly brushed towards a sharp division with the sorrounding crop.
"I have never seen anything like it before," declared Pat Delgado who, with fellow researcher Colin Andrews, had recorded the mysterious appearence of 148 circles in the fields of southern England during the previous four and a half weeks.
Delgado, a retired electromechanical design engineer, was referring to a distinctively baffling feature of this circle near the village of Chilcomb, two and a half miles from Winchester. Curving out from its edge, like a tadpole's tail, was a 28-yard channel whose flattened stems were combed immaculately towards the circle. Enormous pressure appeared to have been applied to these precise formations so that the soil carried impressions of the otherwise undamaged stems.
The circle's centre lay between a tractor's wheel tramlines, and some 200 yards from ancient tumuli.
Why, one wondered, would an alien leave his spacecraft to walk into the field and then return? Perhaps for a very human reason. I recalled that Delgado and Andrews's new book, Circular Evidence, mentioned the discovery of a "luminous, white, jelly-like substance" which had defied analysis.
Aliens are, of course, taboo among serious British UFO investigators. The two researchers, who favour the theory of a rotating energy field, say that they are working with 35 scientists, and stress their own technical credentials.
Delgado worked at the British missile testing range in Australia and later for Nasa. Andrews, whose Andover home is their operational base, is a senior electrical engineer with the local borough council.
Their remarkable aerial photographs are largely due to Busty Taylor, a fully qualified driving instructor with a pilot's licence. Busty is a man.
But the last week their professionalism was called into question by the British UFO Research Association (Bufora).
It accused them of "fostering a space-age myth" in their reaction of a meteorological explanation, of ignoring the extent of hoaxes and of persevely insisting that the circles are mostly confined to Hampshire and Wiltshire.
It also cited the authors' apparent reluctance to reveal that they were consultant to Flying Saucer Review - "a journal which has featured a secret 'plot' to remove UFO books from libraries and linked UFOs with genies".
I put this to Andrews, "I am indeed a consultant to Flying Saucer Review," he said. "I don't see what that has to do with it. I haven't gone out of my way to push that because we want to keep the research scientific.
"The vortex doesn't have to be intelligent, although personally I believe it is."
He contends that the phenomenon is not only increasing at an exponential rate, but that it is evolving. Indeed, the book's photographs show a bewildering array of single, double and triple circles, ornamented with permutations of 'Saturn' rings, satellite circles and swirl patterns.
The latest twist, claim the researchers, is a molecular change in affected crops which is passing into the food chain.
"The pattern is initially spiralled, but it starts growing into patterns like a dart board," Delgado said. "Of the 95 circles reported in Wiltshire until last week, one third were developing the same molecular damage."
Their critics at Bufora assert that by drawing media attention to Wessex and ignoring evidence of wider distribution, Delgado and Andrews are inadvertently encouraging elaborate hoaxes by groups fixated on the mysticism of Stonehenge, Avebury and Silbury Hill.
The reasearchers readily agree that the mysterious force appears to be taking an interest in them. "We can be talking, even on an aircraft, and the phenomenon appears to respond to the discussion, even the thought," Andrews said.
Fortunately, they can identify genuine circles with dowsing rods. And by felicitous circumstances, Delgado's naked hands are tuned to energy forces and subterranean water. In their book, Andrews relates several personal close encounters with the paranormal.
I asked if they had any evidence of animal life being affected.
Andrews triumphantly emerged from his kitchen with a frozen jamjar containing a fly, still clinging to a stem.
"This was taken from the centre of the vortex at Chilcomb. His wings are outstretched. He was about to take off. He's been zapped dead." Andrews beamed.

They have other flies in the sky - the Optica aircraft of Hampshire and Wiltshire police who, they say, exchange details of new circle formations. "They recognise we can't keep sweeping this under the carpet," Andrews said.
"It's big. We need help. We have the Japanese and French flying in, and still our government is not prepared to get off their backsides and come down here."
He flourished a graph of sightings. "The way this is going, something is going to happen in the next few months."

Circular Evidence by Pat Delgado and Colin Andrews is published on Thursday by Bloomsbury (£14.95).
The recently published Controversy Of The Circles, by Jenny Randles and Paul Fuller, is available from Bufora, 37 Heatbank Road, Stockport, Cheshire, SK3 OUP (£3.95)


Il passaggio chiave è il seguente e l'ho evidenziato prima in grassetto:
Andrews triumphantly emerged from his kitchen with a frozen jamjar containing a fly, still clinging to a stem.
"This was taken from the centre of the vortex at Chilcomb. His wings are outstretched. He was about to take off. He's been zapped dead."

Traduzione:
Andrews è uscito trionfante dalla sua cucina con un barattolo per la marmellata contenente una mosca ancora attaccata allo stelo.
"Questa è stata presa dal centro del vortice presso Chilcomb. Le sue ali sono allungate. Stava quasi per prendere il volo. E' stata uccisa in maniera fulminea."


Dunque ricapitoliano... mosca morta, ancora attaccata allo stelo, ali allungate come se stesse quasi per librarsi in volo... gli elementi ci sono tutti: Entomophthora muscae.

L'articolo, ricordiamolo, è del Luglio 1989 e contiene a mio avviso anche altri elementi interessanti di riflessione.
I due "esperti" non sono circondati da consensi totali, c'è qualcuno che dissente profondamente dall'operato di Delgado e Andrews.
Gli ufologi della Bufora li accusano - fra le altre cose - di ignorare la quantità dei cerchi fatti dagli uomini ("ignoring the extent of hoaxes") e di incoraggiare inconsapevomente la creazione di cerchi elaborati da parte di gruppi di persone ossessivamente attratti dal misticismo di Stonehenge, Avebury and Silbury Hill ("are inadvertently encouraging elaborate hoaxes by groups fixated on the mysticism of Stonehenge, Avebury and Silbury Hill").

E' un dato di fatto, mancano poco più di un paio di anni al Settembre 1991 e c'è già qualcuno che pubblicamente sulla stampa fa sentire la sua voce contraria ai due "esperti" Delgado e Andrews, denuncia sempre pubblicamente che i cerchi fatti dagli uomini sono tanti e che ci sono gruppi diversi di circlemakers in azione nelle campagne inglesi.

Un altro elemento interessante che voglio infine segnalare emerge da quest'altro frammento:
Fortunately, they can identify genuine circles with dowsing rods. And by felicitous circumstances, Delgado's naked hands are tuned to energy forces and subterranean water.

Delgado e Andrews, gli "esperti", riescono a identificare se i cerchi esaminati sono genuini o meno con... le bacchette da rabdomante, non solo, Delgado a mani nude è in grado di sintonizzarsi con le forze energetiche e l'acqua nel sottosuolo.

Su che solide fondamenta nasce il mito dei cerchi?


Francesco Grassi

venerdì 11 aprile 2008

Geonaute GPS Keymaze 300: Profilo Altimetrico

Istruzioni più dettagliate



Qualche tempo fa avevo scritto questo post:
http://francescograssi.blogspot.com/2008/02/geonaute-gps-keymaze-300.html

Dopo la pubblicazione ho ricevuto alcune richieste di aiuto per riuscire a seguire la procedura finalizzata a ottenere il profilo altimetrico del percorso memorizzato dal Keymaze.

Ecco quindi qui riassunti i passaggi principali in maniera più esplicita.

Per prima cosa si deve esportare il percorso del Keymaze in formato gpx, si deve cioè ottenere un file con estensione ".gpx"

Una volta ottenuto il file in formato gpx, bisogna andare al link:
http://www.gpsvisualizer.com/convert

Fate riferimento ora a questa immagine:




Tramite il campo Upload your files here si procederà alla conversione del file gpx tramite il pulsante Convert (in un formato che servirà per il passaggio successivo).

Si otterrà quindi un nuovo file che si potrà anche salvare sul proprio PC.

A questo punto bisogna andare su questa pagina:
http://www.gpsvisualizer.com/elevation

Fate riferimento ora a quest'altra immagine:




Copiate e incollate il contenuto del file ottenuto al passaggio precedente, all'interno della finestra "Input:".
Fate click sul bottone Start Elevation Lookup e attendete che vengano processate tutte le coppie di coordinate.
Per ogni coppia di coordinate il processo ricava l'altimetria associata.

Quando il processo è terminato, fate click sul bottone Draw a profile e verrà generato il grafico del profilo altimetrico del percorso.



Spero che adesso sia tutto più chiaro!


Francesco Grassi

sabato 5 aprile 2008

Cerchi nel grano: il mistero delle mosche morte (4)

Gli Atlanti di Voyager e le mosche morte



Da qualche mese (Prima edizione: Ottobre 2007) si trova in vendita un libretto molto colorato e con molte fotografie dal titolo "Cerchi nel Grano - Un caso aperto", autore Davide Fiorani per Giunti Editore.
Il libretto fa parte della collana Gli Atlanti di Voyager, collana presentata da Roberto Giacobbo.

Sul sito ufficiale di Voyager alla pagina della Bibliografia compare questa presentazione:
I cerchi di grano sono zone di campi di cereali in cui le piante appaiono appiattite in modo uniforme, formando varie figure geometriche ben visibili dall'alto. Queste figure sono diventate un controverso oggetto d'indagine tra gli studiosi di diverse discipline scientifiche e appassionati di tutto il mondo, aprendo una serie di quesiti che l'autore descrive nel dettaglio: che origine hanno? Sono la prova che gli ufo esistono? Appaiono davvero all'improvviso? È vero che intorno a queste figure si ritrovino sostanze sconosciute?


Sulle mosche, in maniera specifica, compare solo questo testo a pagina 59:
Le mosche morte

Un'altra delle caratteristiche che contraddistingue un Cerchio cosiddetto autentico da uno falso, ad un primo approccio, sono gli insetti morti che si trovano all'interno della formazione. Nei pittogrammi ritenuti autentici, infatti, non di rado vengono ritrovate mosche letteralmente esplose: testa, ali, zampe e parti del corpo sono sparse sulle piante.
Altre mosche, invece, restano saldate con il rostro alle spighe. Insetti che sembrano essersi trovati al momento sbagliato nel posto sbagliato.
La prima ad accorgersi del fenomeno è stata la ricercatrice olandese Janet Osseebard che, nel luglio del 1998, cominciò a raccogliere osservazioni in merito. Il suo successivo lavoro ha mostrato che molte mosche appaiono dilaniate, lo stesso effetto che si otterrebbe "cuocendole" a grande potenza al microonde.
Alcuni scettici hanno obiettato che ad uccidere gli insetti sia in realtà un fungo, l'Entomophtora Muscae, che colpirebbe gli insetti producendo effetti simili a quelli osservati dalla ricercatrice.




Probabilmente con quell'alcuni scettici l'autore intendeva riferirsi a me, ma a parte questo è un vero peccato che sul libretto non sia menzionato nemmeno un riferimento internet che possa rimandare il lettore alla mia indagine che ha dato la soluzione al mistero.

Se sei approdato fin qui, caro lettore, allora puoi ancora farcela:
http://francescograssi.blogspot.com/2008/02/cerchi-nel-grano-il-mistero-delle.html
http://francescograssi.blogspot.com/2008/02/cerchi-nel-grano-il-mistero-delle_20.html
http://francescograssi.blogspot.com/2008/03/cerchi-nel-grano-il-mistero-delle.html


Francesco Grassi

martedì 1 aprile 2008

Crop circles: ultimissime novità

E' ormai ampiamente dimostrato che il famoso video di Oliver's Castle in cui si vedono delle BOLs (Balls Of Light) entrare in un campo e creare un crop circle è genuino, e quindi è possibile ipotizzare che dal momento che le frequenze magnetiche del pianeta Terra stanno aumentando, allora anche le complessità archetipiche dei cerchi aumentano.
Essendo tutto olistico è sostanzialmente confermato inoltre che le radiazioni a microonde delle Sfere di Luce risuonano con l'acqua nel sottosuolo concorrendo a creare quelle meravigliose forme dei crop circles che sono quindi irrealizzabili da parte degli uomini.
L'altezza di 4.1 metri della BOL dal suolo, ha poi un significato molto particolare. Basta moltiplicare il tutto per l'altezza delle Twin Towers, dividere per il diametro del Pentagono e sottrarre pigreco per rilevare che ancora una volta viene fuori il rapporto aureo. Come si può spiegare tutto ciò?
Con i rapporti diatonici? Con gli archetipi che raccontano?
Non è possibile al momento.
E' arrivato però il momento di dire che alcuni dicono bianco e alcuni dicono nero, e per questo è essenziale continuare la ricerca, rimanete sintonizzati.

Francesco Grassi

venerdì 28 marzo 2008

Cerchi nel grano: Tempo di confessioni

L'urlo di Paul Fuller

"So, now it is all over. I witnessed the birth of a social myth, a new religion, another extension to the overpowering UFO mythology." (Paul Fuller)



Paul Fuller è purtroppo un personaggio poco noto nel mondo dei crop circles, eppure è una persona che ha dedicato molti anni della sua vita al fenomeno, ci ha creduto e si è battuto con tutte le sue forze.
Fuller è entrato nel mondo dei crop circles nel 1985, è sempre stato interessato a fenomeni legati agli UFO e l'anno successivo (1986) si è unito al gruppo di ricerca di Terence Meaden.
Ha sempre riposto in Meaden una grande fiducia, forse negli ultimi tempi non tanto nella persona, quanto nell'ipotesi di soluzione portata avanti e cioè i plasma vortex (vortici di plasma); in pratica era ed è sempre stato un meadeniano convinto.
Pochi lo sanno, ma insieme a Jenny Randles, Fuller è stato forse il primo a coniare ufficialmente la locuzione crop circles pubblicando nel 1990 proprio un libro dal titolo Crop circles: A mystery solved.
In quegli anni aveva creato una rivista cartacea veramente di nicchia, era prodotta in maniera artigianale e l'abbonamento e la distribuzione erano gestiti in maniera analoga. La rivista si chiamava The Crop Watcher.
Non è facile trovare copie cartacee di The Crop Watcher, anche se su web si riesce a trovare traccia di qualche numero, ma quella rivista contiene in ogni numero una miniera di informazioni preziosissime per chi vuole studiare in maniera seria i crop circles.
L'estratto che voglio qui riportare è tratto dal numero 23 della rivista, è l'autunno del 1994 e sono ormai passati tre anni dal famoso Settembre 1991 in cui era avvenuto il "caso" Doug&Dave.
Fuller sente che è il momento di trarre delle conclusioni, avverte il peso degli eventi, ritiene che è ora di ammettere anche e soprattutto le proprie colpe, e lo fa scrivendo un lungo brano dal titolo Confession Time in cui riepiloga ciò che ha vissuto sulla propria pelle, le proprie false speranze e false convinzioni, i propri errori, denunciando anche il fatto che pur avendo sempre saputo fin dall'inizio che il circlemaking umano fosse realtà ne aveva purtroppo sottovalutato pesantemente l'importanza e la portata.
E' uno scritto toccante in cui si coglie la lacerazione interiore e lo sconforto del ricercatore che inseguendo un sogno si rende conto che in realtà qualcosa di mostruoso ha preso vita sotto i suoi occhi e si sente ancor più colpevole perché egli stesso ha concorso inconsapevolemte a crearlo.
"So, now it is all over. I witnessed the birth of a social myth, a new religion, another extension to the overpowering UFO mythology" scrive Fuller a un certo punto.
Chi vuole studiare i crop circles in maniera imparziale e distaccata non può esimersi dallo studiare tutto il materiale pubblicato nei diversi numeri della rivista The Crop Watcher, per questo motivo cercherò prossimamente di organizzare online quel materiale in modo che sia fruibile da chiunque su web.
Fuller e' stato (da diversi anni ha abbandonato la scena) un ricercatore che ha seguito con grande passione il fenomeno, si è battuto per la verità, ha cercato di agire nei canoni della razionalità, non ci ha speculato, ma soprattutto ha saputo prendere atto delle evidenze, ha aperto gli occhi di fronte ai fatti e ha saputo ammettere le proprie colpe. E' stato l'unico, per quanto io ne sappia, ad averlo fatto. Onore al merito.

Ecco a seguire il brano di Fuller da leggere e studiare nei minimi dettagli.
Le parti in grassetto sono evidenziate da me.

Buono studio.


The Crop Watcher
Number 23 Autumn 1994

[...]

Confession Time

As promised in a previous issue your Editor hereby offers himself for public flogging for all his Crimes Against Cereology. For too long I have highlighted the crimes of others, their lies, the deceptions and the belief-centred nonsense. Well, now its my turn. Here it goes !

Looking back over my eight years of involvement with the crop circle phenomenon I have to admit that I have very mixed feelings about my achievements and failures. I don't think I can hide my disappointment that so many crop circles turned out to be man-made. Of course it would have been so so easy for me to adopt that favourite position of the armchair Skeptics by saying "I don't like the look of these circles, therefore they must all be hoaxes", but don't believe what you may have read elsewhere, that is not how science is conducted.

When I first became involved in circles research in late 1985 I quickly learnt from Jenny Randles that some circles were definitely man-made. This fact always underlined my attitude towards the subject and I took great care to ensure that I left plenty of evidence to demonstrate this fact. I always knew that some circles were hoaxes and I always considered it possible that a great many circles might turn out to be hoaxes. Despite this it is instructive to see that some observers (eg Robin Allen in The Skeptic, and Jim Schnabel in Round in Circles) have totally rewritten crop circle history to omit this fact, for reasons best known to themselves. It was blindingly obvious to anyone with the slightest grain of intelligence that peculiar circular markings in fields could easily turn out to be man-made. I said as much in my outrageous 1985 letter to the Editor at TVS News in Southampton, when I dismissed all the Cheesefoot Head circles as night-time hoaxes perpetrated by low flying helicopter pilots !!

Despite my initial pro-hoax views I quickly became open to alternative explanations when I was introduced to eye witness testimony, historical crop circle cases and Ian Mrzyglod's work. As so many of the early crop circles were relatively simple, and as there were some precedents for what was happening, I soon accepted that many circles might turn out to be meteorological in origin. It was certainly my scientific duty to see just how far this hypothesis could account for the evidence, and I am proud of the fact that Jenny Randles and myself are the two primary researchers who examined this theory and promoted it in the public arena. Despite claims made by some observers, we always disagreed with Meaden over the extent of hoaxing whilst giving Meaden the benefit of the doubt. In the absence of strong pro hoax evidence prior to circa 1990 I think we did the right thing.

In those early years I produced several published articles promoting both hoaxing and meteorological explanations. As speculation goes these articles were reasonable attempts at trying to understand some complex issues. However, on reading these articles now, seven years later, it is blindingly clear that my biggest error in the 1986-89 period was my failure to exhaustively test possible circle-making methods and to test these methods on the established researchers (a la Wessex Skeptics). By failing to do this I allowed myself to be swayed by Meaden's atmospheric vortex theory to the point where I accepted that many of the relatively simple formations I was seeing were "genuine". Of course, evidence remains which suggests that Meaden's theory is still valid for some cases, but it is still disappointing to realise that I was as guilty of promoting key falsehoods as everyone else. Of course, its easy with hindsight, but I do have some excuses.

To begin with, I was the only active circle researcher living in the Hampshire / Wiltshire area who was open to the idea that perhaps many circles were hoaxes. To make experimental circles would have been a difficult and risky business given the mystery mongering of other well known pundits. The last thing Jenny and I wanted to do was to help fan the flames of a silly season story, something the New Scientist had already accused BUFORA of doing in 1984. Of course, nothing could have been further from the truth. BUFORA was the only serious research organisation that had even bothered to investigate the phenomenon, and we had already spoken out publicly about both hoaxing and meteorology (something the official Skeptics have now totally written out of crop circle history in their attempts to debunk all crop circle researchers and all crop circle evidence). As I was soon to discover, once that term UFO is associated with an anomaly a very peculiar social reaction occurs whereby anyone associated with that anomaly is deemed by the Skeptics to be in league with the Devil ! If you don't believe this try reading Robin Allen's vicious and inaccurate article in The Skeptic !

During the mid 1980s Jenny Randles and myself demonstrated our concern that many circles might be hoaxes by proposing several methods of making crop circles. It was in response to our discussion of these possible methods (in "Mystery of the Circles", BUFORA 1986) that the BBC twice hired heli-copters and would-be circle makers to see what could be created under test conditions. Again we have never received the slightest degree of credit from the Skeptics for our suggestion that researchers should attempt to replicate "genuine" characteristics - something we were simply not resourced to do ourselves.

Looking back on those crucial early years I believe now that we were both severely misled by the poor quality of the 1983 Westbury hoax, where hoaxers left damaged crop despite making their circles in broad daylight. This event substantially reduced our expectations of what hoaxers could do at night, particularly given the extensive experimentation into methods of making crop circles which Pat Delgado discussed at the "Open Meeting" held in Alresford. The failings of this evidence mislead us all for years. Despite this, we discussed hoaxing in virtually all our written work and in almost all our media interviews. It is sad to see that our concern with hoaxing at this early stage in the development of the mythology has subsequently been totally written out of the history of the subject.

Looking back I can see all too clearly what went wrong. One of the characteristics of anomaly research is that the moment an anomaly is labelled and identified an incredibly emotive debate is generated where both proponents and Skeptics adopt extreme polarised positions. I saw this happening from a very early stage and was quite powerless to stop it. On the one hand we had the Flying Saucer Review team insisting that crop circles could not be hoaxes and just had to be the result of an alien controlled force, whilst on the other hand the official Skeptics were insisting that crop circles were not the result of an alien intelligence and just had to be hoaxes ! There was no middle ground, no reasoned argument about the facts, no understanding that in science several anomalies can often be lumped together under one explanatory heading.

During this very early stage I was thrown into a vipers nest, forced to decide whether the public debate over the cause of the circles was more important than the actual investigation of the circles. Deciding which of these two options to take was probably the most difficult choice Jenny Randles and I faced, but ultimately I suppose we tried to do both, with the inevitable result that we failed to fulfil both aims. We allowed the crop circle mythology to develop into a world-wide hoax whilst at the same time we failed to fully test all hoaxing methods. Of course its one thing to discuss numerous possible circle making methods in print but quite another to actually try those methods in the classic scientific manner.

By failing to construct circles I was not only guilty of misunderstanding what experienced hoaxers could create at night but I was also guilty of promoting the myth that "bent but not broken" was synonymous with the "genuine" phenomenon, something which has now been proven to be untrue on numerous well-documented occasions. I regard these two errors as my primary mistakes. However, the fact that I was all on my own, both physically and philosophically, meant that the opportunity to test these methods and assumptions about what hoaxers could and could not do was always restricted, particularly given my lack of time and resources.

Being asthmatic I imagine that I might be capable of making say a 10 foot diameter circle on my own, but even this would have left me totally exhausted and feeling pretty awful for some time afterwards. Making several circles to "test" the leading researchers would have been a physically challenging task. Of course, there were no official Skeptics or Magonians around to assist me or to suggest further avenues for research - they were too busy sitting at home watching TV !

In the early years I did visit crop circles, but as many appeared in the Cheesefoot Head punchbowl and as this area was allegedly out-of-bounds to researchers, I never went inside the Cheesefoot punchbowl circles - I merely trusted the abilities of my fellow researchers (something our oh-so-clever Skeptics have never realised !). Had I actually visited these early circles I would have discovered Matthew Lawrence's observation that many of these "pristine" circles exhibited damaged crop, muddy footprints and suspicious underlying tracks (something other researchers cleverly managed to miss or cover-up). I did notice a lot of damage in the 1987 South Wonston circle but I wrongly concluded that because it was so close to the road and housing that it had been damaged by subsequent visitors. Would be researchers note - you can't do your research from a car parked at the edge of the field and you can't assume that the evidence you examine is uncontaminated - it normally is !

Looking back on this period I realise now that as Andrews and Delgado became increasingly outspoken about the circles they were finding, I drew back realising (with utter horror) what they were going to do. My caution and concern about their activities actually led to me distance myself from the research and investigation that I should have been doing. This is not to say that I didn't visit circles at all - I certainly did - but the fear that I would find myself in the middle of a field with two people I deeply mistrusted had a strong negative effect on what I should have been doing.

During these early years, as Doug and Dave began making circles across a progressively wider area, I was severely restricted in terms of time and money. It wasn't until late 1985 that I had my first car and I well recall trampling up from the Percy Hobbs bus stop in July 1985 searching for my first circles (a quintuplet on Gander Down). It was a frustrating experience. However, even when I joined forces with Terence Meaden in 1986, it wasn't long before the Wiltshire hoaxers began hoaxing and many of their circles were a good hour or two away from my home. Unlike many other circle researchers, I was unwilling to allow my spare time hobby to interfere with my career with frequent nocturnal trips and circle-watching activities. I think this attitude was perfectly reasonable as there were others who were doing the basic investigation and I had high hopes that the phenomenon would soon be satisfactorily explained to the public at large.

Little did I know how those pretty little circles I was visiting would turn into a Great Filthy Hoax which would spread out around the world bringing wealth to a few but disaster to others. Looking back on it all now I wonder what would have happened had I done the correct thing - given up my job and camped out with a pair of infra-red binoculars in the copse half way down Cheesefoot Head. What would have happened had I seen Doug and Dave coming down the hillside to make a formation ? Would I have been brave enough to tackle two complete strangers in the middle of the night a mile from the nearest habitation ? Would I have been able to persuade these two men to stop their circle-making on the basis that they were helping others to discredit "serious" UFO research (no, don't laugh) ? Who would have believed me if I had obtained this "proof" that their precious circles were actually man-made ? Would Andrews and Delgado have stopped their reckless promotion of the subject if I had proven to them that one of their "genuine" circles was really man made ? Would other hoaxers have stopped what they were doing ? Somehow I doubt it, and we can just imagine the official Skeptics recompensing me for the loss to my career such actions would have entailed.

Those early years were deeply frustrating. I remember having an almost permanent headache in the summer of 1987 as I saw what was happening. How could I stop what Andrews and Delgado were doing ? I was desperate to convince them to think again about their extraordinary interpretation of the evidence, but they simply ignored the evidence I sent to them and in the end they forced me into a position where I was left with no choice but to publicly slate them for what they were saying and doing, something I had hoped to avoid with my letters to them.

It shocked me to see the way Andrews and Delgado were promoting an extraterrestrial solution to the evidence without the slightest regard for more mundane explanations or the credibility of UFOlogy. I tried on several occasions to convince them to think again, but in the end this just made for more trouble in a very big way. It was during this period that I would have valued some help from the more rational elements of the UFO community - perhaps from those clever know-alls at Magonia or even the official Skeptics - but instead I was left to do everything myself. Of course in real life the cavalry never come just in the nick of time, yet now these very same people are the ones who are criticising and jeering ! What [...] they were !

So, now it is all over. I witnessed the birth of a social myth, a new religion, another extension to the overpowering UFO mythology. It was as if I had been there in the late 1940s when Ray Palmer and his associates invented the UFO myth with their fraudulent promotion of Schirmer's fictional story about aliens kidnapping humans into their underground bases. I saw the way in which the public were lied to, repeatedly, and how the British media, with its exceptional arrogance and stupidity, gave a handful of extra-terrestrialists everything they needed to promote themselves as world famous researchers. I can never forgive these people for what they did. They put UFO research back by fifty years with their actions.

Looking back on it all I don't think there is much more I could have done. Having made my two main errors I don't think I had the resources to work out what was really happening. I don't think I could have stopped the world-wide hoaxing that has developed. I don't feel that UFOlogy deserves much credit for the way in which believer groups like FSR and Quest International leapt to support Andrews and Delgado in what they were saying. These people were all UFO Traitors who cared for nothing except their own bloated egos and their money-making activities. History will recall them as such. I know because I was there.

Successes ?

So, what about my successes ? Well I suppose Jenny Randles and myself were in there investigating crop circles, analysing the evidence and publishing our research before the Skeptics had even got out of bed ! We were always alert to the idea that many circles might be hoaxes and we were always prepared to accept a dual solution of hoaxing and meteorology. In this respect we differed from almost all the other crop circle researchers who had already nailed their loyalties to single masts. Of course science often requires dual theories and we were right to adopt such an approach. I suppose we had five main achievements :-

(1) We challenged the popular myth that crop circles were the result of a spaceships' landing marks. We countered FSR's falsehoods in the public domain in the belief that the public were being led down the garden path (something the official Skeptics kept well clear of). Our aim was to give the public the facts that others chose not to. In doing this perhaps we opened some eyes in the scientific community that not all UFO researchers are maniacs, that UFOs are neither spaceships or nonsense, that in some cases obscure but objectively real phenomena may lie behind those reports.

(2) We suggested experiments to test hoaxing methods and we published evidence about hoaxing (eg in "Mystery of the Circles", BUFORA 1986). We were the only researchers who even considered that hoaxing might account for crop circles - a stance which soon bought us ridicule and despicable tactics from some of the other self proclaimed researchers who had attached themselves to the subject.

(3) We tried to rescue some credit for UFOlogy, as we very quickly saw the potential for the crop circles to totally discredit the serious side of UFO research (as well as the historical evidence, which we always felt was possibly more representative of the true phenomenon than the more outrageous hoaxes which others were eagerly promoting). This was one of the reasons behind our aggressive public stance against those who accepted without question that crop circles were caused by spaceships. In my opinion our best media achievements were

- the 9 July 1989 article in The Times, which challenged the FSR team for its unprofessional dismissal of eye witness testimony and the extent of hoaxing (another crucially important media quote which the Skeptics totally ignore with their rewritten crop circle history);

- the item on the ITV network news in 1989 when ITN science Editor Lawrence McGinty promoted Meaden's meteorological theory and hoaxing as the solution (ditto) - I remember dancing around my flat with joy after that one !;

- our part in the 1986 and 1989 BUFORA debates, which were an attempt to stimulate a proper scientific debate which (tellingly) the Flying Saucer Review team and the official Skeptics never reciprocated, but which bought us credit from scientists like Dr Paul Mason at the Met. Office in Bracknell, - and

- my first solo "live" TV interview, where I discussed eye witness testimony and hoaxing before Doug and Dave came forward (TVS News, 19th July 1990).

(4) We also did things that no other crop circle researchers did, eg we conducted surveys, examined historical cases and we published all the pro-hoax evidence (years before Doug and Dave came forward). In effect we evaluated ALL the data, proposed quantifiable hypotheses and continually emphasised our belief that there was a rational explanation for the phenomenon. We took a particular interest in the sociology of what was taking place. In short we witnessed the birth of a new supernatural mythology - a subject of study in its own right. Despite Robin Allen's ludicrous comments in The Skeptic we spent many hundreds of unpaid hours of our spare time circulating crop circle evidence to researchers all over the world. Science would have expected nothing less of us.

(5) We took Meaden's controversial meteorological theory and used it to try and explain numerous high strangeness UFO reports. This approach is something that proper scientists should still be doing, although the Skeptics have treated this work with utter contempt whilst failing to explain why these explanations are (apparently) so wrong. In my view this is work that deserves to be continued, regardless of the jeers of the Skeptics, whose failure to properly falsify scientific evidence is legion. Note that none of these things were ever done by the official Skeptics, who avoided the crop circle debate for ten long years. Presumably the Skeptics' failure to contribute to circles research was largely due to a fear that they might be wrong ! Yet now opinionated know-alls like Robin Allen are actually trying to claim the credit for having exposed mass crop circle hoaxing ! To summarise I think any future historian of the subject who works through my 30 box files of crop circle material, my media interviews and my published work is going to have a tough old time trying to evaluate my "contribution" to the subject. I think the real problem is that I could never really made up my mind whether what I was seeing was hoaxed or genuine. I never had the time and money to do everything I wanted. I know I got a lot of things quite wrong, but I also got some things right. To be dismissed by Robin Allen as just another True Believer in the mysterious circles is perhaps the final insult in the long and troubled history of our subject.



Quando lessi queste parole diversi anni fa le trovai veramente toccanti, rileggendole adesso ho provato le stesse emozioni di allora e non posso che ringraziare Paul Fuller per aver avuto il coraggio di scriverle nell'ormai lontano 1994.


Francesco Grassi

domenica 23 marzo 2008

Cerchi nel grano: il mistero delle mosche morte (3)

W. C. Levengood e le mosche morte


L'ipotesi del plasma vortex fu avanzata come spiegazione del meccanismo di creazione dei crop circles da parte del meteorologo Terence Meaden fin dai primi anni '80.
Meaden scomparve però dalla scena dei crop circles nei primi anni '90, dopo la rivelazione di Doug&Dave nel Settembre del 1991 sul giornale Today.
D'altra parte il vortice di plasma non è mai stato visto in azione da nessuno in questi anni, anche i più ferventi sostenitori di Meaden e della sua ipotesi si sono dovuti ricredere e sono anch'essi spariti dalla scena; nessuno più ha ancora fiducia di dimostrare che un plasma vortex esista e che inoltre sia in grado di creare un crop circle.
Infatti come potrebbe poi un presunto vortice di plasma creare delle formazioni geometriche nei campi?

A parte questa premessa, proviamo però a chiederci se un vortice di plasma (quand'anche si riuscisse a dimostrarne l'esistenza) può nel suo turbinìo intrappolare numerosi insetti che si trovano numerosi in una certa area, trasportarli con sè e depositarli in un'altra area.

Immaginiamo la scena: numerose mosche sono intente a cibarsi della linfa delle piante e quindi hanno la proboscide collosa(?), in quel momento arriva un vortice di plasma, le mosche rimangono intrappolate nel turbinìo, vengono trasportate via dal vortice di plasma e poi mentre il vortice in un altro luogo appiattisce al suolo gli steli (creando il crop circle) allo stesso tempo scaraventa le mosche sulle spighe e le costringe ad incollarsi con la proboscide (poi magari per qualche magia fa anche sollevare le ali e le fa morire lì).

E' un'ipotesi sostenibile?
A me francamente non sembra, ma a parte questo, paradossalmente qualcuno l'ha veramente partorita.

Chi è l'autore dell'ipotesi? Il famoso W. C. Levengood.
Lo scrive nel suo Lab Report #104 datato 19 Ottobre 2000.

Leggiamo i passaggi salienti che riguardano le mosche morte:


Trascrivo il testo:

Research Report From: Pinelandia Biophysical Laboratory
Grass Lake, Michigan, 49240

Crop Formation: Wiltshire, UK 1998
Report No. 104

Laboratory Code: KS-04-90
Date: October 19, 2000
Location: Cherhill, Wiltshire, UK
Material: Wheat stems (Triticum aestivum) and soil
Occurred: 7-15-98
Sampled By: Ms. Janet Osseebaard, Andraes Muller & Sven Reuss, Netherlands, on Aug. 8-9, 1998
Formation Characteristics: Complex array of circles intesected by an undulating pathway (see Fig.1 for details). An unusual concentration of black insects were adhering to the heads of the plants in the circles but not observed on the plants outside the formations or control samples



Ecco un secondo frammento:


Trascrivo il testo:

Research Report From: Pinelandia Biophysical Laboratory
Grass Lake, Michigan, 49240

4) - the concentration of dead flies adhering to standing plants in the center of the circles and the standing perimeter plants within the downed areas may be the result of a wide area "sweeping action" from the incoming vortex energies. The insects appear to have been sucked up into counter rotating, interacting vortices(1), where they were carried into another field area and slammed into wheat plants, becoming "glued" in place by gummy substances around their mouth parts.

5) - these insects were identified (Natural History Museum, UK) as the "Cabbage Root Fly" Delia Radicum. Since it is very uncommen for insects to collect in regions (in this case a wheat field) outside their feeding-mating habitat the vortex deposit mechanism appears very likely



L'ultimo frammento che conclude il report:



Ed ecco il testo trascritto:

V. Insects Attached to Formation Plants
In Ms. Osseebaard's field report there was an extensive account of "flies" attached to plants within the formation. The insects were primarily concentrated near the apex and seed head regions of the upright plants at the centers of the circles and circle perimeters. The field outside the downed areas was examinated extensively but no flies were found.
The insects were submitted by Ms. Osseebaard to the Entomology department at the Natural History Museum, England and were identified as being the "Cabbage Root Fly" Delia radicum (Diptera - family Anthomyiidae). The larvae feed on the roots of Cruciferae, including brassicas. The examiner gave no explanation as to why the flies were found on wheat plants (family - Gramineae) and only in the crop formation area.
In the past, this laboratory has examined seed which have been collected within formation sites, but were of a completely different species from the crop growing in the formation and surrounding field. Occasionally, in other formations we have found seed heads totally missing from the plant, nor were they observed on the surrounding soil surface. If the plasma vortices have sufficient energy to strip the seed heads from a plant then it is very conceivable that a turbulent energy system could literally gather up insects from one area and as the energy dissipates, deposit them in another region. As we recently pointed out in the scientific literature(1), if the energy system is composed of counter rotating vortices a reduced pressure region exists between them and this could literally suck up the insects and confine them within the closed, moving system.
The observation that the insects were adhering to the plant stems may be accounted for by the fact that many insects which feed on plant juices have sticky probosci. When the formation occurred they were literally slammed onto the wheat stems and "glued" to the surface. Although it may have appeared that the flies were feeding on the wheat stems it is rather unlikely since their feeding habitat is on plants in the Cruciferae family (Cabbage etc.) and not on plants in the grass family such as wheat.

W. C. Levengood



Conclusioni
Per chi non lo avesse ancora realizzato, W. C. Levengood ha sempre sostenuto (e sostiene anche qui) di aver identificato che cosa crea i crop circles; secondo Levengood i vortici di plasma creano i crop circles.
Per far rientrare lo strano ritrovamento di mosche morte nel quadro dei presunti vortici di plasma ipotizza uno scenario al limite della fantascienza: il vortice avrebbe risucchiato le mosche che si stavano cibando in un certo luogo, le avrebbe trasportate via e le avrebbe scaraventate sugli steli in un altro luogo facendole incollare per la proboscide.

Giudicate voi qual è la soluzione corretta, se l'ipotesi di Levengood (vortice di plasma) oppure questa:
http://francescograssi.blogspot.com/2008/02/cerchi-nel-grano-il-mistero-delle.html
http://francescograssi.blogspot.com/2008/02/cerchi-nel-grano-il-mistero-delle_20.html


Francesco Grassi