Un post di Paolo Attivissimo:
Francesco Grassi
Per non dimenticare
Otto anni fa, 343 dei colleghi di questi vigili del fuoco persero la vita nel tentativo di salvare le persone intrappolate nelle Torri Gemelle di New York, colpite dall'attentato più sanguinoso della storia contemporanea: quattro aerei dirottati e usati come missili umani.
Otto anni. Vuol dire che c'è una generazione di giovani adulti che all'epoca non poteva rendersi conto di cosa significò quell'attentato, insieme a quello simultaneo contro il Pentagono e quello fallito grazie alla ribellione dei passeggeri e probabilmente destinato a colpire la Casa Bianca o il Campidoglio. L'11 settembre 2001 sta ormai diventando un episodio storico, epocale ma psicologicamente remoto e irreale, quanto il crollo del Muro di Berlino o il disastro di Chernobyl.
Per non dimenticare, o per conoscere quel martedì mattina di settembre che cambiò il mondo, consiglio di scaricare il monumentale, documentatissimo libro digitale Crono911, che spiega in italiano tutta la vicenda con la ricchezza che soltanto otto anni di indagini, montagne di documenti prima segretati e una ricerca meticolosa possono consentire.
Per gli ottusi che ancora credono alle favolette dei complottisti, segnalo la foto qui sopra: mostra i vigili del fuoco di New York che, impotenti e distrutti, aspettano che crolli il WTC7, la "terza torre", quella che secondo i complottisti fu minata di nascosto. A dimostrazione che il crollo non fu né inatteso né straordinario, se non nella mente di chi non sa nulla d'incendi e di chi vuole fare soldi sulle sciagure e sull'ingenuità del prossimo.
Francesco Grassi
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