Avevo incrociato Daniele Bossari il 27 Luglio 2006 in occasione di un'intervista sui crop circles, l'avevo citata
qui ma se volete potete riascoltarla:
Ieri notte l'ho visto su Italia1 nella trasmissione Mistero raccontare la storia di Fortunato Zanfretta, una storia già intricata in partenza ma che si è complicata ulteriormente con il passare degli anni.
Il metronotte Zanfretta durante un turno di guardia nella notte fra il 6 e il 7 Dicembre 1978 si imbatte in strane luci nei pressi di un'abitazione e perlustrando il perimetro esterno della stessa, viene spinto per terra da qualcosa o qualcuno. Riesce a illuminare con la propria torcia
qualcosa che in quest'ultima apparizione descrive così:
sembravano due tronchi, poi erano gambe finché non l'ho visto in faccia e son svenuto dalla paura... perché non era una persona come me, era qualcosa di diverso, tutto verde, la corporatura di un essere umano, le mani con delle ventose, la faccia... una faccia enorme con tre spine sul fianco, due occhi triangolari, due buchi al posto del naso e davanti alla bocca una retina che emetteva una luce.
Il servizio di Bossari fa passare velocemente 3 immagini:
Ma su altre fonti cartacee del passato ho trovato anche:
Al di là di riuscire a capire che cosa Zanfretta abbia visto realmente, è chiaro che c'è stato un completamento delle informazioni elaborato in tempi successivi. Anche il particolare delle mani con le ventose non compare nelle prime testimonianze mentre adesso è un elemento incorporato sia nella descrizione verbale che nella drammatizzazione televisiva:
Zanfretta fu sottoposto alla controversa pratica dell'ipnosi regressiva partecipando a diverse sedute nel corso degli anni. Da quelle sedute emersero particolari che furono via via aggiunti alle prime descrizioni.
La storia di Zanfretta progredisce sfociando in abduction ricorrenti da parte di entità aliene che avrebbero consegnato al metronotte una
scatola (mai mostrata) che conterrebbe a detta di Zanfretta una sfera con all'interno una piramide (immersa in un liquido). A quanto riporta Zanfretta, egli è costretto a portare ed aprire questa
scatola in una località segreta in modo che trasmetta agli alieni delle informazioni.
Dal mio punto di vista è inoltre interessante la citazione di una traccia al suolo, non circolare, ma descritta come a ferro di cavallo con un diametro di un paio di metri, che viene ritrovata nei pressi del luogo del risveglio di Zanfretta all'inizio della sua travagliata storia:
Sicuramente non si può parlare di cerchio nel grano ante litteram anche se, è bene ricordarlo, proprio in quegli anni Doug e Dave avevano iniziato la loro attività di circlemaker nei campi inglesi.
Francesco Grassi